
Tripneustes gratilla
Tripneustes gratilla
Dimensione raggiungibile: 18 cm (inclusi aculei)
Distribuzione: Oceano Indiano orientale, Australia, Indonesia, Pacifico orientale, Pacifico centrale/occidentale
Indole: Pacifico
Dieta: Onnivoro
Vasca consigliata: 200 litri
Compatibile con la barriera corallina: Si
Livello di esperienza: Principianti
Descrizione
Il Tripneustes gratilla è tra i ricci marini uno dei più graziosi, bruca alghe in maniera incessante sia di giorno che di notte, è una loro abitudine quella di raccogliere detriti nelle loro spine.
Il Tripneustes gratilla ha un organo masticatore chiamato “Lanterna di Aristotele” che consiste di cinque denti autoaffilanti ei muscoli che si intrecciano con quei denti.
Bisogna fare attenzione mettendo le mani in acqua a non venire punti dai suoi aculei, il suo veleno non è pericoloso per l’uomo, ma la sua puntura risulta dolorosa e provoca gonfiore, sintomi che solitamente passano in poche ore.
I ricci di mare sono spesso usati per tenere a bada varie alghe, possono essere predati dai pesci palla e dai pesci istrice.
I ricci di mare dovrebbero essere acclimatati lentamente, a causa della sensibilità alle variazioni di salinità.
Dieta
Come tutti i ricci anche il Diadema Savigni è un organismo prettamente alghivoro che non sopravvive in un acquario dove non sia presenti delle aghe (anche se in minima parte).