
Pomacanthus Navarchus XL
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Pomacanthus Navarchus
Questo splendido pesce angelo dalla faccia blu, noto scientificamente come Pomacanthus Navarchus, è un'aggiunta affascinante all'acquario di barriera o al solo acquario marino. Le sue dimensioni contenute, rispetto ad altri angeli di grandi dimensioni, lo rendono più adatto alla vita in cattività e meno problematico nella convivenza con i coralli.
Ecco le sue principali caratteristiche:
- Dimensione raggiungibile: Circa 25 cm in acquario.
- Distribuzione: Nelle acque calde dell'Oceano Indiano orientale, Australia, Indonesia e Pacifico centrale/occidentale.
- Indole: Semi-aggressivo. È consigliabile introdurlo per ultimo in acquari con specie timide.
- Dieta: Onnivoro. Si nutre in natura di spugne, coralli molli, tunicati e alghe.
- Vasca consigliata: Un acquario di almeno 300 litri per garantirgli spazio sufficiente.
- Compatibile con la barriera corallina: Con cautela. Molti coralli SPS possono coesistere, ma c'è il rischio che possa mordicchiare alcuni coralli molli (come Xenia e Zoanthus) e Tridacne.
- Livello di esperienza: Intermedio, richiede attenzione nella gestione della dieta e nella selezione dei compagni di vasca.
In natura, il Pomacanthus Navarchus abita ambienti ricchi di spugne e coralli. Pur essendo generalmente meno distruttivo di altri angeli di taglia maggiore, è importante essere consapevoli del potenziale rischio per alcuni invertebrati.
Alimentazione del Pomacanthus Navarchus
Questo pesce angelo ha una dieta onnivora. In acquario accetta volentieri mangimi a base di alghe (come spirulina), krill, mysis e artemia. È fondamentale offrire una dieta varia per garantirne la salute e i colori vivaci.
È importante notare che, una volta inseriti in acquario, i Pomacanthus Navarchus potrebbero impiegare anche più di una settimana prima di iniziare ad alimentarsi regolarmente, non essendo abituati a cercare il cibo in uno spazio ristretto. Pazienza e costanza sono essenziali. Per favorire l'ambientamento e garantire un'adeguata alimentazione, si consiglia di nutrirli poco e spesso, idealmente 4 o 5 volte al giorno.